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Malattie veneree o malattie sessualmente trasmissibili: AIDS L'AIDS è una sindrome clinica caratterizzata da un progressivo deterioramento del sistema immunitario causato dal Virus HIV. Questo stato degenerativo progredisce finché il sistema immunitario diventa incapace di contrastare l’attacco di alcuni microrganismi, portando all’insorgenza di gravi infezioni e tumori.
Il virus, una volta penetrato nell’organismo umano, determina il cosiddetto stato di “Sieropositività”. Con il termine “Sieropositivo” si intende comunemente una persona che ha nel sangue gli anticorpi anti-HIV. Chi è sieropositivo può trasmettere il virus ad altre persone. Lo stadio di sieropositività è un stato latente e solitamente asintomatico che precede la Fase Conclamata (AIDS). Si può rimanere sieropositivi per un periodo più o meno lungo, che può durare anche molti anni. Tuttavia se non ci si sottopone a terapia farmacologica si va sicuramente in contro alla fase conclamata (AIDS). Come si trasmette? - Con rapporti sessuali non protetti: sono a rischio TUTTI i tipi di rapporto (orale, anale, vaginale). Un solo contatto sessuale può provocare il contagio - Con scambio e utilizzo di giocattoli sessuali contaminati - Tramite scambio di siringhe, rasoi, spazzolini o altri oggetti che possano venire a contatto con il sangue - Con trasfusioni di sangue infetto - Tramite passaggio del virus dalla madre sieropositiva al bambino durante il parto o l’allattamento I liquidi biologici in grado di trasmettere l’infezione da HIV sono: sperma, liquido lubrificante pre-spermatico, secrezioni vaginali. sangue, latte materno. Non è necessario il contatto con ferite aperte o piccoli traumi: è sufficiente il contatto del virus con le mucose intatte Come invece NON viene trasmesso? - Tramite contatto cutaneo attraverso la pelle integra, carezze e baci - Attraverso la puntura di insetti - Tramite starnuti o colpi di tosse - Nei servizi igienici - Utilizzando stoviglie comuni - Sui mezzi di trasporto - Tramite asciugamani Quali sono i sintomi? Non sempre si manifestano sintomi in seguito all’infezione da HIV. Tuttavia può comparire una sindrome “Acuta” che dura poco più di una settimana, con sintomi quali: febbre, ingrossamento dei linfonodi ed eritema sulla pelle. Cosa succede se non si cura? Il sieropositivo che non si sottoponga alle terapie svilupperà lo stato conclamato di AIDS e andrà in contro alla morte a causa di infezioni opportunistiche o di tumori. Come si diagnostica? Esistono test specifici per la rilevazione degli anticorpi nel sangue. Questi esami possono risultare falsamente negativi durante il cosiddetto “Periodo finestra” (8-12 settimane circa dopo il contagio), poiché il nostro organismo impiega del tempo a fabbricare gli anticorpi. Se hai avuto un rapporto sessuale non protetto o se hai il dubbio di aver contratto il virus HIV, rivolgiti al tuo medico o recati presso l’Unità Operativa Malattie Sessualmente Trasmesse (UOMST) a te più vicina per effettuare il Test. Se risulti positivo, avvisa tutte le persone con cui hai avuto rapporti sessuali nell’ultimo anno e consiglia loro di fare il test. Come si cura? Per contrastare il virus esistono ormai molti farmaci che agiscono a diversi livelli del ciclo vitale del virus. Attualmente la terapia serve per controllare la replicazione del virus, mentre non si è ancora in grado di eliminarlo definitivamente. La terapia va seguita nei modi e nei tempi prescritti dal medico. In caso contrario si possono instaurare resistenze e inefficacia dei farmaci. Il sieropositivo che non si sottoponga alla terapia farmacologica, prima o poi si ammalerà di AIDS. La malattia, se non trattata, può condurre alla morte. Esistono inoltre trattamenti d’emergenza (profilassi post-esposizione) per ridurre il rischio di contrarre il virus HIV, in seguito a esposizione accidentale a materiale infetto (rottura del profilattico, violenza sessuale, ferite con siringhe usate, contatto con sangue infetto). Queste cure vanno iniziate il prima possibile dal presunto contatto. Come si previene? - Utilizzando sempre il profilattico in modo corretto durante qualsiasi tipo di rapporto sessuale (orale, anale, vaginale) - Evitando rapporti sessuali non protetti con persone infette - Con rapporti sessuali “responsabili”: basso numero di partner, conoscenza dello stato di salute del proprio partner - Utilizzando il profilattico fin dall’inizio del rapporto sessuale e non indossarlo solo poco prima di terminare - Utilizzando il profilattico per proteggere gli oggetti utilizzati per la pratica sessuale - Utilizzando il profilattico fin dall’inizio anche durante i rapporti orali - Effettuando il test periodicamente (ogni 6 mesi) se si hanno rapporti occasionali e frequenti con più persone. - Utilizzando siringhe sterili monouso, che non vanno scambiate con altre persone o riutilizzate per successive iniezioni - Tramite profilassi post-esposizione in seguito a contatto accertato con materiale infetto Tona alla Homepage di Salute e Benessere |
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