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Tumore al pancreas Il tumore del pancreas (molto spesso nella varietà nota come adenocarcinoma pancreatico) è un cancro che origina da cellule all'interno della ghiandola addominale nota come pancreas, organo che produce insulina (e dunque i suoi tumori possono esordire provocando una sintomatologia ipoglicemica o iperglicemica) e che attraverso il coledoco (sbocco che condivide con la colecisti, e spesso i suoi tumori si manifestano con un ittero), emette enzimi pancreatici nel duodeno, che servono principalmente per digerire grassi, proteine e amidi (e per questo può manifestarsi con vaghi dolori, nausea, problemi digestivi, flatulenza e intolleranze alimentari).
La vaghezza dei sintomi porta spesso a gravi ritardi nella diagnosi. Epidemiologia: Ogni anno a più di 60 000 individui in Europa (circa lo 0,008% della popolazione) e circa 32 000 negli Stati Uniti (circa lo 0,010%) viene diagnosticata questa condizione oncologica. A seconda dell'estensione del tumore al momento della diagnosi, la prognosi è considerata generalmente grave, (anche negli stadi iniziali il tumore è molto aggressivo) e ai cinque anni dalla diagnosi si registrano pochi malati di carcinoma del pancreas ancora in vita. Tipi istologici e malignità Circa il 95% dei tumori pancreatici sono del tipo adenocarcinoma. Il restante 5% include altri tumori del pancreas esocrino (ad esempio cistoadenoma sieroso), cancri a cellule acinari, e tumori neuroendocrini pancreatici (come l'insulinoma). Questi tumori differiscono enormemente nel processo che porta alla loro diagnosi, necessitano di protocolli terapeutici diversi, e generalmente hanno una prognosi più favorevole rispetto all'adenocarcinoma. Sede Pancreas L'adenocarcinoma colpisce prevalentemente la testa del pancreas (nel 53% dei casi); a seguire il corpo e la coda insieme (15,9%), il solo corpo (13,7%), poi la testa soltanto o la testa e il corpo (5,8% nei 2 casi) o l'intero organo nel 3,9% dei casi. Segni e sintomi Dolore epigastrico, perdita di peso, iperglicemia che può arrivare alla glicosuria, epatomegalie (in caso di metastasi epatiche). Disordini della glicemia, come l'iperglicemia, possono essere i sintomi precoci del carcinoma pancreatico, e non devono essere trascurati, specie se non sono perfettamente calzanti alla malattia diabetica (mancata risposta ai test, discostamenti dalla norma). L'ittero si verifica quando il tumore del pancreas cresce e la pressione ostruisce il dotto biliare comune, che corre parzialmente attraverso la testa del pancreas. I tumori della testa del pancreas (circa il 60% dei casi) daranno luogo più facilmente a tali sintomi. Inoltre possono anche presentarsi (a causa dei rapporti anatomici di quest'organo con quelli vicini) ostruzione duodenale, emorragia digestiva ed ascite; così come può sovrapporsi una pancreatite acuta al processo neoplastico. La depressione è stata spesso associata con il cancro pancreatico, spesso presentandosi appena prima che il cancro venga diagnosticato. Comunque, l'esatto meccanismo fisiopatologico di questo processo non è noto. Fattori predisponenti Alcuni fattori di rischio accertati (o fortemente indiziati) per il cancro del pancreas includono: Storia familiare: il 5-10% dei pazienti affetti da cancro del pancreas hanno una storia familiare di tale malattia. I geni non sono stati ancora identificati. Età. Il rischio di sviluppare cancro al pancreas aumenta con l'età. La maggior parte dei casi si verificano dopo i 60 anni, mentre i casi prima dei 40 anni sono rari. Fumo. Il fumo di sigaretta ha un rapporto di rischio di 1,74 per quanto concerne il cancro al pancreas. Contaminanti ambientali: l'acrilamide e gli insetticidi organico-clorurati sono sospettati di favorire il cancro del pancreas. Le diete a basso contenuto di frutta e verdura Le diete ricche di carni rosse Le diete ricche di bevande zuccherate (soft drinks). In particolare, il dolcificante fruttosio utilizzato in alcune bevande (ma anche il saccarosio in quanto disaccaride composto da fruttosio e glucosio, che vengono scissi dall'organismo) è stato correlato alla crescita delle cellule tumorali del pancreas. L'obesità Il diabete mellito è un fattore di rischio per cancro del pancreas, ed inoltre il diabete di nuova insorgenza può essere un segno precoce della malattia. La pancreatite cronica è stata correlata, ma non è nota per essere causale. Il rischio di cancro al pancreas in soggetti con pancreatite familiare è particolarmente elevata. Infezione da Helicobacter pylori Gengivite o malattia parodontale Prevenzione del cancro del pancreas Attualmente la prevenzione del cancro pancreatico consiste nell'evitare i fattori di rischio quando possibile. Il fumo di sigaretta è considerato come il fattore di rischio più significativo ed evitabile che può generare tumore al pancreas. Il mantenere un peso salutare e il fare attività fisica può essere utile. Inoltre, si raccomanda l'aumento del consumo di frutta, vegetali, e pane e cereali a grano intero. Un studio pubblicato in un numero del Journal of the National Cancer Institute del 2009 mette in relazione i grassi saturi e monoinsaturi delle carni animali con il carcinoma pancreatico, e dichiara che specialmente il consumo di carni rosse alla brace sarebbe in rapporto a un aumento statistico del cancro del pancreas. Nel settembre del 2006, uno studio a lungo termine concluse che assumere vitamina D può sostanzialmente ridurre il rischio di cancro pancreatico (così come altri cancri) di fino a circa il 50%. Si richiedono ulteriori ricerche scientifiche su questo possibile effetto benefico della vitamina D. Trattamento Gli adenocarcinomi localizzati hanno come unico trattamento quello chirurgico abbinabile a una chemio/radioterapia adiuvante, quelli localmente avanzati sono candidati alla chemio/radioterapia e poi, se si è raggiunta l'operabilità, all'intervento chirurgico, mentre i tumori avanzati possono optare solo su una chemio/radioterapia palliativa. Chirurgia Il trattamento del cancro pancreatico dipende dallo stadio in cui viene scoperto il cancro. Alcuni recenti progressi della chirurgia oncologica hanno reso possibile la resezione (rimozione chirurgica) di tumori che previamente erano non resecabili a causa del coinvolgimento-infiltrazione dei grossi vasi, come l'arteria aorta, la vena cava oppure il tripode celiaco. La chirurgia palliativa ha come obiettivi ridurre l'ittero, il dolore e l'ostruzione duodenale. Per far ciò si avvale della creazione di anastomosi e di drenaggi per le vie biliari, oltre ai già citati stent. Chemioterapia I farmaci chemioterapici più utilizzati nella terapia adiuvante, assieme alla radioterapia sono la gemcitabina (dai trials effettuati sembra essere la preferibile), il 5-fluorouracile, il cisplatino o l'oxaliplatino, la epirubicina e il taxotere. Nel caso di tumori localmente avanzati e operabili, si opta per un'associazione fra radioterapia e chemioterapia con gemcitabina o 5-fluorouracile. Nel trattamento palliativo, il farmaco di prima linea è anche qui la gemcitabina. Altri farmaci utilizzabili in monoterapia o in combinazione sono il docetaxel, l'iridotecan e il topotecan. Gli schemi polichemioterapici più comuni sono:
Prognosi I pazienti diagnosticati con cancro pancreatico tipicamente non hanno una prognosi buona, in parte perché normalmente il cancro al pancreas non mostra all'inizio chiari sintomi specifici (come il caratteristico ittero a colecisti distesa), cosa che porta alla già avvenuta disseminazione metastatica al momento della diagnosi. Qualche anno fa la sopravvivenza media al momento della diagnosi era attorno ai 3-6 mesi; una sopravvivenza di 5 anni era inferiore al 5% (attualmente la Gemcitabina assieme al fluorouracile sta allungando i tempi di sopravvivenza). Con 32.180 nuove diagnosi ogni anno negli Stati Uniti, e circa 31.800 fatalità, la mortalità si avvicina al 99%, facendo sì che il cancro pancreatico abbia il primo posto come tasso di mortalità tra tutti i cancri e la quarta causa per morte da cancro negli USA in entrambi i sessi. Spesso il cancro pancreatico provoca collateralmente il diabete mellito. La produzione di insulina viene diminuita per la progressiva compressione, invasione e distruzione delle cellule beta nelle isole di Langerhans. Alcuni autori hanno suggerito che il cancro possa provocare l'instaurarsi del diabete e vice-versa. Nuove frontiere nella lotta contro il carcinoma pancreatico Screening genetici allo studio Nel 2008 un'equipe diretta da Donghui Li dello M.D. Anderson Cancer Center della Università del Texas a Houston, ha scoperto che la presenza di un genotipo mutante omozigote del gene LIG3 G-39A era associato a una riduzione del 77% del rischio di sviluppare un cancro pancreatico, mentre la presenza del gene ATM D1853N era associata a un aumento del 255% del rischio di sviluppare il carcinoma pancreatico. Recente scoperta del ruolo dei micro-RNA Oncologi ricercatori del "Medical Center" della Ohio State University hanno scoperto che nelle cellule maligne del cancro pancreatico, il tumore presenta un aumento marcato di corte molecole filamentose di alcuni micro-RNA (mi-RNA) rispetto al tessuto pancreatico benigno dello stesso paziente o rispetto a quello che si trova in un pancreas sano. Questo potrebbe aprire 2 nuove prospettive per il futuro:
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